Oggi vogliamo parlarvi del “Castello di Monsanto“
Storia:
Quando si pensa al vino in Toscana, molto probabilmente si pensa al Chianti classico. Il Chianti classico è sicuramente fra i vini più conosciuti a livello mondiale. Ed uno dei baluardi del Chianti classico è il castello di Monsanto situato nella parte centro occidentale. La prima vendemmia di Monsanto risale a 60 anni fa, era il 1962. Il castello risale al 1700 e al di sotto di questo si trova la cantina storica. Una fantastica cantina che racchiude l’archivio storico di Monsanto.
A partire dagli anni ’80 venne poi realizzato un tunnel di 300 metri che collega questa cantina a quella nuova.
La cosa però più affascinante di Monsanto sono i quattro vigneti. Il poggio, scanni, il mulino, il salcio. Questi 4 vigneti si espandano per 72 ettari, la loro altezza media è 300 metri ed una fantastica cornice verde
Li racchiude perfettamente. Le varietà di piante verdi che racchiudano queste vigne sono, cipresso selvatico, ginepro, ginestra, querce, lauro, erica e corbezzolo. Questa immersione nel verde rende questa sottozona tipicamente mediterranea, creando un’armonia biologica eccezionale.
Sembra inutile dire che il Sangiovese è il punto di forza di questa azienda, nonostante le vigne abbiano anche altre varietà impiantate.
A Monsanto vengano prodotti vini fantastici con un’eleganza unica quali il Sangioveto o lo Chardonnay Fabrizio bianchi, ma oggi parleremo dei veri cavalli di battaglia, i vari Chianti classici.
- CHIANTI CLASSICO MONSANTO 2019
Questo vino viene prodotto dalle vigne più giovani dell’ azienda e rappresenta il vino di ingresso della stessa; unisce una bella prontezza alla facilità di beva nonostante venga fuori il carattere e la profondità dei vigneti di Monsanto. È stato prodotto per la prima volta nel 1990, invecchia in botti di rovere francese per 15 mesi e poi affina in bottiglia almeno 3 mesi.Nel bicchiere si presenta rosso rubino con dei bei riflessi violacei, al naso esce tutta la frutta rossa, fragole di bosco mora e ribes con una buona complessità. Quando lo assaggiamo non delude è un vino molto immediato e di facile beva ma che è sopportato da una buona struttura tannica ed acida che rendano il finale piacevolmente pulito fine e asciutto.È un vino ideale per tutto il pasto dagli antipasti ai tipici salumi toscani.
Valore € 14,00
Gradazione 14°
90 % sangiovese 10 % colorino e canaiuolo
- CHIANTI CLASSICO RISERVA MONSANTO 2018È in assoluto l’etichetta più rappresentativa di Monsanto, testimonianza della filosofia di Monsanto per il sangiovese, grazie ai terreni di Monsanto acquisisce forza e tensione che vanno saputi aspettare. Fra le etichette più antiche di Italia, di fatto un ambasciatore della denominazione chianti classico. Affinamento parte in botti di rovere da 38 HL e parte in tonneaux di secondo passaggio per circa 18 mesi e poi affina 6 mesi in bottiglia. Si presenta nel bicchiere con un bel rosso cupo con riflessi granati, al naso è molto complesso ed emergano note di frutta rossa matura ciliegie more e lamponi e di macchia mediterranea. Al palato esprime la sua vera potenza la trama tannica è complessa e dona una rotondità impressionante al palato con un finale molto lungo. Perfetto per piatti molto elaborati come grigliate di carne tagliate di manzo e arrosti di qualsiasi tipologia.
Valore € 21,50
Gradazione € 14%
90 % sangiovese 10 % colorino e canaiuolo:
- CHIANTI CLASSICO VIGNETO IL POGGIO GRAN SELEZIONE MONSANTO 2017
Dal vigneto il Poggio, nel lontano 1962, comincia la storia produttiva di Castello di Monsanto con la prima vendemmia di Fabrizio Bianchi, il fondatore. Ancora oggi bottiglia simbolo dell’azienda, primo Chianti Classico a riportare in etichetta la menzione di singolo vigneto, vede la scomparsa delle uve bianche dalla sua composizione nel 1968. Dalla vigna il Poggio, per selezione massale, provengono tutte le piante di Sangiovese, Colorino e Canaiolo che oggi popolano i vigneti aziendali. Le oltre 100.000 bottiglie che dalla prima vendemmia ad oggi riposano nella cantina storica del castello, testimoniano la straordinaria capacità di invecchiamento di questo vino. Invecchia in botti di rovere per circa 20 mesi e poi in bottiglia per 2 anni.Si presenta nel bicchiere di color rosso mattone con riflessi granati. Al naso è estremamente complesso e sprigiona frutti rossi maturi, confettura di fragole e ciliegie sotto spirito. Al palato è un vino molto strutturato e complesso con una persistenza tannica molto importante un vino con una persistenza molto lunga. Questo vino si sposa con le preparazioni toscane più elaborate. Selvaggina di lunga cottura come sutè di cinghiale oppure salmi di capriolo, peposo ed ossobuco alla fiorentina.
Valore € 45,00
Gradazione 14,5°
95% Sangiovese; 5% Canaiolo e Colorino